la coppettazione OPERATRICE:ALESSANDRA MONTINARO
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Fa parte delle pratiche terapeutiche esterne proprie della Medicina Cinese: viene creata un’aspirazione locale sulla pelle.
Attraverso un risucchio pressorio, la pelle viene aspirata all’interno del vasetto creando un vuoto e poi posto sulla pelle nella zona desiderata.
Il vuoto può essere creato riscaldando e raffreddando l’aria all’interno del vasetto (coppetta), oppure attraverso l’uso di una pompa meccanica.
La coppetta rimane in posizione per un intervallo di tempo che va dai cinque ai quindici minuti.
Aiuta nel trattamento del dolore, dei tessuti cicatrizzati profondi muscolari, del tessuto connettivo, dei nodi muscolari e del gonfiore.
Secondo la Medicina Cinese la coppettazione è un metodo per creare il vuoto sulla pelle del ricevente per disperdere Sangue e linfa stagnanti e così migliorare il flusso del Qi-energia.
La coppettazione è usata anche sulla schiena, sul collo e altre condizioni dell’apparato locomotore.
Ci sono delle indicazioni che fanno pensare che la coppettazione era praticata dal 3000 a.C..
Il Papiro Ebers scritto nel 1550 a.C. è uno dei testi medici più antichi nell’occidente, descrive l’uso della coppettazione dagli egiziani e cita pratiche simili applicati dai popoli del Sahara.
Nell’antica Grecia, Ippocrate (c. 400 a.C.) usava la coppettazione nel trattamento di malattie interne e problemi strutturali.
Il metodo era altamente raccomandato dal profeta Maometto e così uno scienziato mussulmano conosciuto ha elaborato e sviluppato ulteriormente il metodo.
Successivamente, questo metodo nelle sue forme molteplici si è diffuso nella medicina asiatica ed europea.
In Cina, l’uso della coppettazione è documentata dal famoso alchimista e erborista Taoista, Ge Hong (281-341 a.D.)
Il libro di Maimonide sulla saluta menziona che la coppettazione era usata nella comunità ebrea dell’est Europa.
La coppettazione viene descritta in un saggio di George Orwell
“How the Poor Die” (Come muoiono i poveri), sorpreso dall’uso della coppettazione in un ospedale di Parigi.
Fa parte delle pratiche terapeutiche esterne proprie della Medicina Cinese: viene creata un’aspirazione locale sulla pelle.
Attraverso un risucchio pressorio, la pelle viene aspirata all’interno del vasetto creando un vuoto e poi posto sulla pelle nella zona desiderata.
Il vuoto può essere creato riscaldando e raffreddando l’aria all’interno del vasetto (coppetta), oppure attraverso l’uso di una pompa meccanica.
La coppetta rimane in posizione per un intervallo di tempo che va dai cinque ai quindici minuti.
Aiuta nel trattamento del dolore, dei tessuti cicatrizzati profondi muscolari, del tessuto connettivo, dei nodi muscolari e del gonfiore.
Secondo la Medicina Cinese la coppettazione è un metodo per creare il vuoto sulla pelle del ricevente per disperdere Sangue e linfa stagnanti e così migliorare il flusso del Qi-energia.
La coppettazione è usata anche sulla schiena, sul collo e altre condizioni dell’apparato locomotore.
Ci sono delle indicazioni che fanno pensare che la coppettazione era praticata dal 3000 a.C..
Il Papiro Ebers scritto nel 1550 a.C. è uno dei testi medici più antichi nell’occidente, descrive l’uso della coppettazione dagli egiziani e cita pratiche simili applicati dai popoli del Sahara.
Nell’antica Grecia, Ippocrate (c. 400 a.C.) usava la coppettazione nel trattamento di malattie interne e problemi strutturali.
Il metodo era altamente raccomandato dal profeta Maometto e così uno scienziato mussulmano conosciuto ha elaborato e sviluppato ulteriormente il metodo.
Successivamente, questo metodo nelle sue forme molteplici si è diffuso nella medicina asiatica ed europea.
In Cina, l’uso della coppettazione è documentata dal famoso alchimista e erborista Taoista, Ge Hong (281-341 a.D.)
Il libro di Maimonide sulla saluta menziona che la coppettazione era usata nella comunità ebrea dell’est Europa.
La coppettazione viene descritta in un saggio di George Orwell
“How the Poor Die” (Come muoiono i poveri), sorpreso dall’uso della coppettazione in un ospedale di Parigi.